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Giuseppe Farinetti (Alagna 1821 - 1896) teologo e alpinista
Di antica famiglia walser, era nato ad Alagna il 21 luglio 1821. Come molti altri giovani alagnesi, alla età di 13 anni emigrò in Francia, dove più tardi decise di abbracciare la carriera ecclesiastica. Rientrato in Italia dopo il 1838, proseguì gli studi prima al Collegio d'Adda di Varallo, in seguito ai seminari di Gozzano e Novara.Nel 1855, fu prescelto dal conte novarese Eugenio Tornielli-Brusati come precettore del proprio figlio Giuseppe, il futuro ambasciatore d'Italia a Parigi. Nel1859 si trasferì a Torino, alla guida del Collegio Universitario Caccia e ricoprì tale incarico per oltre 30 anni, durante i quali, non dimenticò mai il suo legame affettivo con Alagna, dove ritornava assai spesso. Come molti altri personaggi dell' epoca, il Farinetti era uomo di vasta cultura, versatile sia nel campo scientifico sia in quello umanistico, e nutrì una spiccata predilezione per l'alpinismo, di cui allora si stavano gettando le fondamenta. Ed egli fu indubbiamente un pioniere in questo campo: fin da ragazzo amava salire le pendici dei monti, sulle orme del suo famoso zio, Pietro Giordani (il medico alagnese che diede il nome a una delle prime vette conquistate del Monte Rosa, nel 1801). Nel 1842 fu tra i componenti della spedizione alagnese che, alla guida del parroco Giovanni Gnifetti, riuscì a conquistare la Signal Kuppe. Anche se in età matura gli impegni professionali lo portarono spesso lontano dal villaggio natìo, nei periodici rientri in patria continuò a frequentare i luoghi della sua giovinezza. Nel 1867 sopravvisse a un grave incidente occorsigli mentre, in compagnia di Giovanni Prato e di Antonio Grober, scendeva dal ghiacciaio delle Vigne dopo aver scalato una delle cime ancora inviolate del Monte Rosa (superiormente al Colle delle Locce) da allora chiamata "Punta dei Tre Amici". Nell'ambito del Club Alpino Italiano ricoprì un ruolo importante, scrivendo numerosi articoli, note, recensioni, traduzioni, apparsi a più riprese sui Bollettini dell' Associazione a firma "Teologo G. Farinetti" o, più semplicemente, "T.G.F." Rivestì inoltre la carica di Consigliere Nazionale dal 1869 al 1873 e poi quella di Vice Presidente dal 1875 al 1879, sotto la presidenza di Quintino Sella. Spinto dai suoi interessi per la storia valsesiana, in particolare alagnese, fu un appassionato ricercatore di memorie patrie, come denotano i suoi scritti. Significativo è l'articolo del 1878 dal titolo "Ultimi studi sulla origine delle popolazioni tedesche a sud del Monte Rosa", che servirà da testo-base per molti lavori successivi, italiani e stranieri, sul tema della "questione walser". Sicuramente il suo lavoro di ricerca servì da stimolo al cugino Giovanni Giordani, che proprio dalla lettura di questo articolo derivò il proposito di approfondire la sua memoria sulla grammatica alagnese, pubblicata postuma nell' 89. In età avanzata, il Farinetti esercitò anche la funzione di Presidente della Sezione varallese del C.A.I. Nel 1892 lasciò la carica di rettore del Collegio Caccia di Torino e si ritirò a vivere gli ultimi anni della sua vita ad Alagna. Qui, dove nel 1868 aveva rifiutato a malincuore l'offerta dei suoi concittadini di reggere la parrocchia, lasciata vacante dopo la morte del Gnifetti, accettò la nomina a Presidente della Congregazione di Carità e a Soprintendente delle scuole alagnesi. Morì il 19 ottobre 1896.
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